martedì 1 giugno 2010

Post Lost life

Adesso che è andato in onda anche in italiano su Sky, ecco qualche riflessione a freddo sull’ultimo episodio di Lost.
ATTENZIONE SPOILER: Se non avete ancora visto il gran finale, leggete solo a vostro rischio e pericolo.

Lost è finito. Andate in pace. L’ultimo episodio intitolato The End ha scatenato, era prevedibile, reazioni molto contrastanti. C’è chi l’ha adorato e chi (in molti a dire il vero) l’ha definito una cagata pazzesca, arrivando a mettere in discussione addirittura l’intera serie. Un atteggiamento comprensibile per chi è rimasto deluso, ma certo non si può cancellare il valore di un telefilm che ha rivoluzionato il modo di raccontare storie, in televisione quanto al cinema. Come aveva fatto qualche anno orsono Quentin Tarantino con Pulp Fiction, J.J. Abrams, Damon Lindelof, Jeffrey Lieber e Carlton Cuse non hanno forse inventato con Lost una storia che non esisteva prima, ma sicuramente l’hanno raccontata come non era mai stato fatto prima. Ogni episodio (almeno nelle prime stagioni) interamente dedicato a un diverso personaggio, una moltitudine di personaggi che messi insieme formano un puzzle, un puzzle complesso e sfaccettato (forse troppo?). Ma non basta, perché la vicenda di ogni personaggio viene raccontata su due piani narrativi temporali diversi: il presente dell’isola e il passato (poi il futuro, poi una sorta di realtà parallela) del mondo “esterno”. Tutte le storie sono già state raccontate, forse è vero. Ma ci sono ancora modi originali per narrarle e Lost l’ha dimostrato ampiamente, regalandoci perdipiù characters e momenti memorabili: la morte di Charlie, la storia d'amore tra Sun e Jin, l'ironia sprezzante del super idolo supremo Sawyer, la cazzutaggine di Sayid, la bellezza criminale di Kate,  i viaggi nel tempo, gli episodi pazzeschi (in particolare quelli con Desmond e Hugo), Hugo che chiama tutti "coso", la fede disperata di Locke,  l'ambiguità di Ben Linus, la complessità di Jack che parte come medico sicuro di sé e diventa quello che più di ogni altro sull'isola cerca il senso della vita (e Bonolis non c'entra un cazzo), ecc ecc...

Come ha scritto il giornalista di Entertainment Weekly Ken Tucker, i fan di Lost si dividono fondamentalmente in due grandi categorie: quelli appassionati dei personaggi (tra cui mi metto sicuramente anch’io) e quelli più patiti per la parte fantascientifica e misteriosa. Nel gran finale, i primi sono stati pienamente ripagati, con un doppio episodio che è andato a rivivere i momenti più emozionanti delle sei stagioni, ritagliando un momento magico a tutti i protagonisti storici, anche a quelli spariti ormai da tempo. I secondi invece sono rimasti con un palmo di naso, un nulla di fatto, nada. Molti misteri sono rimasti tali e forse non è necessariamente un male che non si sia data una spiegazione logica a tutto. Anche se va precisato che qualcosa di più lo si poteva dire, ad esempio sul coinvolgimento della famiglia Widmore o sui poteri particolari di Desmond.

Le critiche comunque si sono contentrate fondamentalmente sugli ultimi 10 minuti dell’episodio. Il disvelamento finale dei sideways, che non sono mai avvenuti ma sono il frutto di una sorta di sogno collettivo. L’idea che persone che hanno condiviso un’esperienza, un momento particolarmente importante della vita, condividano anche una sorta di mondo parallelo, un limbo prima di morire è secondo me affascinante. Poi la scena in Chiesa e l’eccesso di spiritualità cristiana/new-age certo è eccessiva e ruffiana, però fondamentalmente in linea con quanto visto in precedenza nella serie, che anche se a me piace considerarla più un’Odissea moderna, è stata sempre ricca di riferimenti biblici.
Il finale non è stato insomma un colpo di genio inaspettato, com’era ad esempio la conclusione della stagione 3, con Jack e Kate che si incontravano non in un flashback del passato, com’era stato in tutti gli episodi della serie fino ad allora, bensì un salto in avanti, con i due che avevano lasciato l’isola e tutto un mondo di possibilità davanti si aprivano per le stagioni successive. Non un colpo di genio, come il finale de Il sesto senso o de I soliti sospetti, com’era lecito aspettarsi, ma nemmeno una boiata completa, secondo me. Un qualcosa che va dalle parti mistiche de Il sesto senso, appunto e di Ghost, ma anche e soprattutto di Donnie Darko (seppure lì il finale era orchestrato molto meglio), con Jack che si sacrifica per il bene del mondo. A ulteriore dimostrazione, se ancora ce ne fosse bisogno, che è uno dei film fondamentali dell’ultimo decennio.
Una fine che va in una direzione piuttosto prevedibile, considerato quanto avvenuto nell’ultima stagione (certo, non la migliore del telefilm) e un’ultima inquadratura che ha omaggiato la primissima scena, con l’occhio di Jack che si chiude. Devo dire che mi aspettavo qualcosa del genere. Una chiusura del cerchio che è avvenuta non chiudendo tutte le porte aperte in 6 stagioni (era praticamente impossibile), con un ultimo episodio probabilmente non del tutto sorprendente ma comunque ricco di emozioni per chi su quella dannata, maledetta, incomprensibile, bellissima isola ci ha passato tutto questo tempo insieme ai suoi magnifici personaggi. E in un certo senso siamo ancora rimasti tutti là. Persi (lost) per sempre su quell’isola.

Se non c’avete capito una mazza del finale di Lost e volete qualche chiarimento in più, potete leggere l’interpretazione molto ben fatta da questi blogger. Se di Lost invece non avete mai visto nemmeno un episodio, che aspettate? Cominciate dall’episodio 1 e poi sparatevi gli altri, tanto ormai in rete ci sono tutti

(voto a Lost nel suo complesso: 10
voto alla stagione sei: 7+
voto all’episodio finale The End: 8)

14 commenti:

  1. Non c'è verso. Leggo il tuo posto e le interpretazioni che hai linkato. Ma non riesco a farmelo piacere, 'sto finale, e già sai il perché. ;-)

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  2. ecco aspettavo proprio un tuo post al riguardo, ieri l'ho rivisto per la terza volta, per cercare un'altra spiegazione...a me è piaciuto anche se rimane un po' nebuloso! se era reale solo l'isola, parliamo solo della prima volta sull'isola o sono veramente tornati e poi morti? questo non riesco a spiegarmelo :( secondo te?

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  3. Fammi capire (non seguivo Lost): c'è stato il finale "era tutto un sogno"/"era opera di alieni"?

    No, perché se il giochino è stato "pianto mille robe assurde dicendo che le spiego e poi non spiego un cazzo", ti dico subito che per me possono morire.

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  4. @Queen: vai il link messo da Marco. Lo spiegano piuttosto bene.

    @Sciuscia: infatti. ;-)

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  5. *il grande marziano
    già so, già so
    però non farti rovinare il ricordo di 6 ottime stagioni solo perché gli ultimi minuti non sono stati il massimo..

    *queen b
    allora, da quel che ho capito era tutto reale, a parte i sideways dell'ultima stagione che invece sono solo una specie di purgatorio creato dalla mente "collettiva" dei vari personaggi. anche i viaggi nel tempo e i ritorni successivi sull'isola sono avvenuti (per quanto pazzesco ciò possa sembrare :)
    quindi charlie, sun e jin, juliet e gli altri sono morti effettivamente come abbiamo visto. quelli che si sono salvati (kate, sawyer, claire...) hanno poi vissuto una vita fuori dall'isola di cui non sappiamo nulla, mentre hugo e ben sono diventati i nuovi protettori dell'isola (e nell'edizione dvd che uscirà tra un po' ci saranno scene inedite dedicate appunto al loro compito)

    *sciuscia
    no, non c'è stato un finale del genere, anche se forse qualcuno lo avrebbe preferito.
    c'è stato un finalone molto spirituale e metafisico, forse leggermente troppo religioso, però dotato di un certo suo fascino. riguardo ai misteri della serie alcuni sono stati più o meno spiegati, altri rimangono tali (nel corso di 6 stagioni ne hanno messi troppi per dare una spiegazione a tutto). ché poi io preferisco quando le cose non vengono spiegato troppo, anche perché spesso la soluzione a un enigma è molto più deludente di quanto uno poteva immaginarsi

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  6. Marco, credo di essermene fatta una ragione leggendo il commento di Sico sul link famoso ;D

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  7. a me sinceramente il finale non mi dispiaciuto affatto! certo negli ultimi 10 minuti la troppa religiosità la fa da padrone e di certo non c'era da aspettarselo lo "spiegone" finale...QUESTO E' LOST alla fin fine..

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  8. Si era capito penso dalle prime puntate di questa stagione che l'ultima puntata avrebbe chiuso la storia, ma non avrebbe spiegato i vari misteri. Il mistero numero uno perchè questi sono finiti sull'isola era stato svelato nella quarta puntata (una delle migliori della stagione). Per quanto riguarda il resto gli sceneggiatori sono entrati in un campo ultrametafisico e l'unica spiegazione possibile sarebbe stata quella scontata di risalire a Dio e a tutti gli annessi e connessi.
    Una cosa invece che mi dispiace (ma che mi aspettavo) è che non si è approfondito su FLOCK, forse il personaggio più interessante, forse potremmo dire l'anti-lost (odia l'isola, i segreti). Secondo me è un personaggio che non si può identificare con il male assoluto e male hanno fatto gli sceneggiatori a liberarlo così in fretta perchè in lui si cela forse il segreto di tutta questa pazza serie.
    Certo adesso sarà difficile impelagarsi in un nuovo telefilm anche se JJ ha annunciato una nuova serie

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  9. *dna cinema
    lo spiegone l'avrei evitato anch'io, ma se non lo mettevano qualcuno penso che avrebbe attentato seriamente alla vita degli autori...

    *lo straniero di elea
    diversi personaggi meritavano di essere approfonditi di più, uno dei "peccati" degli autori è stato proprio quello di averne messi troppi e grandiosi. l'unico sviluppato davvero al 100% è stato forse jack, ma molti altri meriterebbero una serie propria..
    quanto al nuovo telefilm di jj, undercovers, dalle prime immagini mi sembra una serie di spie alla mr. & mrs. smith molto glamour. credo avrà successo ma sul fatto che possa essere un degno erede di lost ho seri dubbi

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  10. voto Lost complessivo = 10
    voto sesta stagione = 8
    voto The End = 10

    capolavoro assoluto

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  11. è un capolavoro anche per me...e non importa se qualche mistero non è stato svelato..
    mi fa sperare in una settima stagione :D

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  12. Premetto che ho versato copiose lacrime nel vedere la scena finale, quindi, almeno dal punto di vista emotivo, credo che con me abbiano centrato il segno! ;) In realtà mi ha commosso particolarmente anche la "seconda nascita" di Aaron nella realtà parallela, specie il momento della presa di coscienza dei protagonisti. In merito alla scelta del finale, mi ha sempre fatto riflettere il legame che intercorreva tra i personaggi prima dello schianto; era come se tutti, da sempre ed inconsapevolmente, avessero fatto di tutto nelle loro vite per capitare insieme su quell'aereo e dunque sull'isola... Quindi, ritrovarli ancora uniti, anche dopo la morte e grazie alle varie peripezie post-isola, stavolta volute, perché create appositamente a tale scopo, mi ha fatto pensare che tutto si risolva in un grande disegno senza tempo né luogo, che vede coinvolto un campione rappresentativo dell'umanità, come simbolo di continuità, di infinito, del principio del "nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma". Un po' deterministica come concezione: però forse sta proprio (e solo) in quel tipo di finale il riscatto morale di quelle persone!! :)

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  13. *refuge
    sono d'accordo. quindi per me avrebbe avuto più senso ambientare il finale collettivo sull'isola, o al limite sull'aereo, ma non in chiesa. è vero che i riferimenti biblici e alla fede sono stati molto presenti lungo tutta la serie, però contesto comunque la scelta della location conclusiva.
    per il resto il finale ha commosso in vari punti anche me

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  14. La più cazzuta, la più bella e commovente, affascinante storia che ho mai visto in Tv. Ma una cosa la devo dire, se non ci fosse stata la "Torre Nera" di King, di Lost non avremmo mai visto neanche una puntata forse.

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