venerdì 6 settembre 2013

DIE HARD – UN BUON FILM PER MORIRE



ESCLUSIVA DI PENSIERI CANNIBALI
Ecco la trascrizione della registrazione del brainstorming tra regista, sceneggiatori e produttori che ha portato alla realizzazione del nuovo capitolo di Die Hard


“Allora, signori e signore. Dobbiamo preparare un nuovo episodio della mitica saga di Die Hard!”
“Mitica? Seee, ‘na vorta!”
“Non fate subito gli ammazzacreatività!”
“Ah, perché, preparare un minestrone riscaldato adesso viene considerato un lavoro creativo?”
“No, però c’è da fare i $oldi.”
“Ok ok, comprendo, amigo. Solo che adesso cosa ci mettiamo ancora in questo nuovo originalissimo capitolo?”
“Io dico: mettiamoci la figlia di John McClane!”
“L’abbiamo già messa. Nel precedente film.”
“Ah già, quella sgnacchera di Mary Elizabeth Winstead. Beh, rimettiamocela di nuovo. Mi pare funzionasse piuttosto bene, no?”

SMS: "Ok, ritorno nella serie. Però ve lo dico subito: nemmeno 'sta volta ho intenzione di spogliarmi."

“Sì, però le facciamo fare una comparsata giusto all’inizio e alla fine. Per il resto c’è bisogno di una novità.”
“Uh, mi è appena uscita fuori un’idea rivoluzionaria: mettiamoci il figlio di John McClane!”
“Ammazza, che fantasia! Da dove t’è uscita fuori, questa idea? Dal buco del culo?”
“Io dico che può funzionare. Nel primo capitolo mi sembrava che fossero menzionati un figlio e una figlia e anche se non c’erano, John McClane può essersi sempre dato da fare in seguito e poi chissenefrega? Tanto chi si ricorda?”
“Andata. Mettiamo il figlio. E chi chiamiamo per interpretarlo?”
“Qualcuno dei ggiovani attori di Hollywood più lanciati.”
“Josh Hutcherson?”
“Nah, troppo piccoletto.”
“Ashton Kutcher?”
“Nah, troppo vecchio.”
“Aaron Taylor-Johnson?”
“Chiii?”
“Charlie Hunnam?”
“L’han prenotato già quelli di 50 sfumature di grigio.”
“Liam Hemsworth?”
“Ha appena fatto un superfloppone con Harrison Ford, meglio non rischiare.”
“Channing Tatum?”
“Nah, troppo caro, ormai.”
“Silenzio tutti!!! Io che sono il produttore e caccio fuori il grano dico di andare al risparmio e prendere Jai Courtney.”
“E chi diavolo sarebbe?”
“Non ne ho idea. So solo che ha fatto qualche apparizione in Spartacus e Jack Reacher, è un aspirante attore incapace come pochi ma mi è stato raccomandato da un amico potente, quindi prendiamo lui, fine della storia.”
“Qua a Hollywood ormai le cose funzionano come in Italia…”
“Vedo che hai capito.”

SMS: "Avete preso me? Ma voi siete scemi!"

“Problema figlio risolto. Adesso però serve anche una nuova location. Dove lo ambientiamo, questo film?”
“Bangkok? È pieno di donnine a pagamento, lì. Così ce la spassiamo alla grande durante la lavorazione.”
“Bella idea, ma no. Hanno già fatto Una notte da leoni 2 e poi se no dicono che a Hollywood i film li sforniamo tutti uguali.”
“Sia mai.”
“Dov’è che stanno i soldi, ora come ora?”
“In Russia!”
“E allora giriamolo in Russia.”
“Affare fatto.”
"Manca ancora qualcosa: cosa piace agli uomini?"
"Donne e moto."
"Bene. Infiliamo la scena di una tipa che si spoglia in moto."

SMS: "Счастливые, PORKS американцев?"

"Tu sei un genio! Adesso capisco perché ti pagano così tanto."
"Altre idee?"
“Figlio + Russia + gnocca in moto. Abbiamo già tre idee, sei stupido o cosa? Perché cercarne altre? Abbiamo sfornato pellicole anche solo con mezza idea. A volte manco mezza. Il pubblico si spaventa, quando ci sono troppe idee. Meglio metterci dentro qualche bello stereotipo sui russi, una storia esile che sa già di stravisto e che vede McClane & Son combattere i cattivoni russi che sono uno più cattivone dell’altro, qualche battuta old-school che non fa più ridere manco mio nonno, dosi abbondanti di patriottismo spiccio americano, una dose piccola di buoni sentimenti famigliari che pure quelli non possono mancare, una serie di colpi di scena prevedibili – volevo dire sconvolgenti –, Bruce Willis che fa il Bruce Willis e dice ancora una volta “Yippie kay-yay, figli di puttana!”, un sacco di esplosioni, botti, sparatorie rumorose per frastornare ben bene gli spettatori e fargli credere di aver assistito a un filmone et voilà, il sequel più telefonato e inutile dell’anno è fatto. Così come un nuovo successo è sfornato.”
“Speriamo.”
“E la qualità cinematografica del prodotto? Nessuno pensa alla qualità cinematografica?”
“Qualità? Cos’è, la qualità?”.

"Yippie kay-yay, figlio di puttana!"
"Oh papà, sei tu che te la sei sposata..."

Die Hard – Un buon giorno per morire
(USA 2013)
Titolo originale: A Good Day to Die Hard
Regia: John Moore
Sceneggiatura: Skip Woods
Cast: Bruce Willis, Jai Courtney, Sebastian Koch, Yuliya Snigir, Mary Elizabeth Winstead, Amaury Nolasco, Cole Hauser
Genere: mortale
Se ti piace guarda anche: tutti gli altri Die Hard
(voto 4--/10)


3 commenti:

  1. Qualche giorno fa su "Cleveland Show" hanno fatto la parodia di "Trappola di Cristallo".
    Mi stava venendo la voglia di rivederli tutti in ordine, spero di riuscire a farmi piacere l'ultimo capitolo

    RispondiElimina
  2. Una delusione davvero, che non rende onore al franchise.
    Per una volta posso darti ragione a dare contro all'action. ;)

    RispondiElimina
  3. Se non c'è il figo che si spoglia ne faccio sempre, volentieri a meno.

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. L'autore, inoltre, non ha alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti relativi ai post e si assume il diritto di eliminare o censurare quelli non rispondenti ai canoni del dialogo aperto e civile. Salvo diversa indicazione, le immagini e i prodotti multimediali pubblicati sono tratti direttamente dal Web. Nel caso in cui la pubblicazione di tali materiali dovesse ledere il diritto d'autore si prega di Contattarmi per la loro immediata rimozione all'indirizzo marcogoi82@gmail.com